Porto del Gambarogno - Fondale artificiale | San Nazzaro | CANTIERE IN CORSO
L’esecuzione affidata al Consorzio Officine Ghidoni SA-Implenia Svizzera SA e prevede la realizzazione delle fondazioni per la struttura del fondale artificiale e la fornitura e l’affondamento in acqua delle strutture metalliche necessarie per l’ormeggio dei moli frangiflutto e dei pali guida per i pontili che costituiranno la struttura interna del porto.
Fase iniziale - Preparazione
La realizzazione delle fondazioni consiste nell’esecuzione di circa 112 micropali per un totale di circa 1 300 m di perforazione da eseguire sotto il livello del lago ad una profondità compresa fra i 9 e i 30 m circa e una lunghezza di perforazione da 8 a 25 m, nella posa di 29 casseri metallici cilindrici di diametro 2.5 m e altezza 2 m e nell’esecuzione dei getti subacquei in calcestruzzo.
I micropali sono eseguiti mediante una perforatrice cingolata da 22 t posizionata su un pontone galleggiante. Gran parte dei micropali hanno delle inclinazioni previste a progetto comprese tra 10° e 45° in rapporto alla verticale. La trivella è stata dotata di un sistema di GPS e un software sviluppato dal Consorzio in collaborazione con uno studio geomatico esterno che rendono possibile l'esecuzione delle perforazioni nel punto esatto previsto dal progetto, con inclinazioni e orientamento previsti.
I 29 casseri metallici con funzione strutturale, con un peso variabile fino ad un massimo di 4.2 t, sono costituiti da una lamiera calandrata con al loro interno delle nervature di rinforzo e una struttura con degli inviti e il collegamento dei micropali. La posa avviene con l'impiego di un’imbarcazione dotata di un braccio idraulico di sollevamento. Per posare i casseri nella posizione corretta e con l’orientamento previsto, anche in questo caso, con il Consorzio e la collaborazione dello studio geomatico esterno, si è sviluppato un sistema GPS apposito.
Parallelamente all’esecuzione delle fondazioni, presso la nostra officina a Riazzino, è iniziata da tempo la fabbricazione delle strutture in acciaio.
I tralicci
I nove tralicci tridimensionali realizzati e preassiemati nella nostra officina hanno dimensioni finali che variano da un elemento all'altro con il più grande che misura circa 72 x 6 m in pianta per un'altezza massima di 12 m a cui vanno aggiunte le gambe di collegamento alle fondazioni di altezza massima di 10 m. Dopo il preassiemaggio in parti trasportabili che vengono spostate in cantiere dove, su di una piattaforma di lavoro in acciaio parzialmente a sbalzo sul lago, si procede con l'assemblaggio dei singoli elementi . Al termine dell’assiemaggio mediante saldatura di una porzione di traliccio, questo viene sollevato con un’autogrù da 200 t posizionata sul pontone galleggiante e viene traslato e affondato nella posizione definitiva. Per l’affondamento sono state predisposte delle valvole e delle camere sugli elementi in acciaio per orientare il carico.
I tralicci metallici sono costituiti da due parti principali: una verso riva collegata alle fondazioni e una verso lago bullonata alla parte di riva mediante giunzioni flangiate a completo ripristino.
Una volta terminata la posa di queste strutture si passa al posizionamento delle aste di collegamento trasversale dei tralicci e dei bracci oscillanti. Questi ultimi collegano alla struttura subacquea i moli frangiflutto che verranno fabbricati e varati in un secondo momento. Le bielle saranno mantenute in posizione con delle catenarie che permetteranno il funzionamento dell’impianto anche con le importanti escursioni del lago.
Situazione cantiere
a fine settembre
Dopo la messa in opera dei nove tralicci di riva, ognuno appoggiato su tre plinti precedentemente posizionati sul fondale e assicurati allo stesso con dei micropali, abbiamo proceduto al getto delle fondazioni per rendere stabile il sistema statico, integrando le fondazioni con la struttura. Il concetto base dello sviluppo del progetto è la prefabbricazione in officina di elementi trasportabili, con un numero ridotto di giunti da realizzare sott’acqua.
Dopo il completamento della struttura portante sub-acquea si è proceduto, dopo le vacanze di agosto, con la messa in posizione delle bielle che serviranno al collegamento e alla stabilizzazione del molo frangi onda. Si tratta di 15 aste diametro 800 mm e lunghe dai 37.5 ai 47 m ca. che sono collegate da un lato ai tralicci del fondale artificiale e dall’altro al molo frangi onda. La stabilizzazione trasversale è ottenuta con delle catenarie e dei contrappesi. Le bielle, ora sporgenti, in attesa della realizzazione del molo saranno mantenute nella loro posizione nel piano verticale con dei corpi galleggianti provvisori.
Questo impegnativo e multidisciplinare progetto sta volgendo al termine con qualche mese di anticipo sul programma rivisto. Programma che è stato fortemente influenzato, nostro malgrado, prima dal Covid, poi da incertezze geologiche ed in seguito da difficolta di approvvigionamento del materiale con relativo importante aumento di prezzo. Nonostante le condizioni particolarmente avverse possiamo dire di essere riusciti nell’impresa!
Ringraziamo sia il Committente e i suoi rappresentanti per la fiducia, che il Progettista per la collaborazione tecnica che ha permesso di superare momenti apparentemente insormontabili.
Oggetto | Porto del Gambarogno – Fondale artificiale |
---|---|
Luogo | San Nazzaro | Genere |
Costruzioni speciali |
Anno | 2022 |
Committente | Municipio del Gambarogno | Magadino |
Ingegnere | Studio Ingegneria Sciarini SA | Vira (Gambarogno) |
Direzione lavori | Studio Ingegneria Sciarini SA | Vira (Gambarogno) |
Consorzio | Consorzio Porto Gambarogno | Officine Ghidoni SA – Implenia Svizzera SA |
Tonnellate di acciaio | 1'000 |

© Studio Ingegneria Sciarini SA